L'eterna giovinezza di un'azienda nata quasi 100 anni fa.

Rinnovarsi, comprendere i cambiamenti, fare tesoro dell’esperienza del passato e credere sino in fondo alla propria missione aziendale. E ciò, senza rinnegare le proprie origini e senza lasciarsi intimidire da retaggi ingombranti o da turbolenze impreviste. Sono probabilmente questi i segreti di VINAVIL. I segreti di un’industria storica della chimica italiana che, tempratasi nel tempo, è oggi un’azienda giovane e forte. Una giovinezza che risalta ancor di più se ripercorriamo brevemente la sua storia e riflettiamo anche su un comparto, quello chimico, che nel secolo scorso ha subito rapide e non sempre indolori trasformazioni.

1918-1939

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La vocazione per
la chimica industriale

Fra il 1918-1919 la SET (Società Elettrochimica del Toce) decide di creare un insediamento a Villadossola insieme alla SIPS (Società Italiana di Prodotti Sintetici) per la produzione di carburo di calcio. L'ampliamento delle produzioni a Villadossola è favorito dalla Montecatini che realizza le potenzialità di sviluppo delle fibre artificiali, in particolare del Rayon acetato, che stava affiancandosi al Rayon viscosa nella produzione tessile. Nell'anno 1928, la Montecatini studia in concreto la realizzazione di un organico programma produttivo. In questi anni, lo stabilimento di Villadossola si dota anche di infrastrutture, di centrali per la produzione del vapore e per la distribuzione dell'energia, di officine e di laboratori di controllo e di ricerca.

1940-1941

Il periodo bellico e
la nascita della "colla bianca"

Nel 1940, con l'ingresso in guerra dell'Italia a fianco della Germania lo stabilimento diventa di interesse bellico. Il personale dello stabilimento partecipa attivamente alle drammatiche vicende che si susseguono in questo periodo. Nonostante la drammaticità delle situazioni, questo periodo è caratterizzato da una serie di iniziative motivate dalle necessità contingenti e alimentate dall'attività propositiva delle strutture di ricerca e sviluppo. Inizia la produzione sperimentale dell’acetato di polivinile in emulsione, ottenuto polimerizzando l’acetato di vinile in un bagno di acqua e alcole polivinilico. È il 1942, una data storica: nasce la “colla bianca” che dieci anni dopo prenderà il nome di "adesivo universale" VINAVIL. È l'ora del rilancio, della crescita e dello sviluppo.
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1942-1970

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Il dopoguerra e
il boom economico

Vengono man mano rinnovati gli impianti esistenti e ne vengono costruiti di nuovi. Nel 1952 nasce l'impianto di acetato di polivinile in perle, ottenuto polimerizzando l'acetato di vinile in un bagno di acqua sotto agitazione. Nello stesso anno vengono installati i reattori per acetato di polivinile in emulsione e con essi nasce il nome VINAVIL che significa Vinil Acetato a Villadossola. Questo lattice bianco, venduto nel caratteristico contenitore bianco e rosso, invaderà il mercato e diventerà presto sinonimo di colla, definito nel Dizionario Enciclopedico Italiano come “nome commerciale dell'acetato di polivinile ed in particolare di un tipo di colla a freddo ottenuta da quella resina plastica”.

1971-1983

La crisi dello stabilimento

Nel 1966 la Montecatini si fonde con la Edison dando origine alla Montecatini Edison S.p.A. che nel 1974 diviene Montedison. A metà degli Anni '70, la crisi del petrolio provoca un'impennata del prezzo dei derivati petroliferi e la produzione di acetato di vinile da carburo ha il suo momento di gloria. Sull'onda di questa congiuntura, nel 1974 si decide di ampliare la gamma dei prodotti per applicazioni più specialistiche costruendo a Villadossola l'impianto EVA per la produzione di emulsioni copolimere acetato di vinile-etilene. Tuttavia, a fine anni ’70, la Montedison, nell’ambito dei una razionalizzazione delle sue attività, scorpora la centrale idroelettrica dallo stabilimento. A questo punto Villadossola si trova a dover acquistare l’energia a prezzi quasi di mercato. Dal 1981 si ha una progressiva riduzione della produzione che culmina, nell’agosto 1983, con la chiusura definitiva dell’impianto.
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1984-1993

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Da Montedison a EniChem

La produzione dell’acetato di polivinile viene affidata a una società chiamata VINAVIL S.p.A. una società controllata del gruppo Montedison, Nel 1987 la VINAVIL S.p.A. confluisce nella Montedipe che nel 1989 Montedison conferisce a Enimont. Nell’anno successivo tutte le attività chimiche vengono passate ad EniChem, inquadrate nella società operativa EniChem Synthesis, insieme all’unità di Ravenna, dedicata a produzioni analoghe. Si realizza la riunificazione delle due strutture produttive di Villadossola e Ravenna, che fino all’anno precedente avevano operato in maniera conflittuale sul mercato. Ma gli impianti hanno dimensioni modeste e non risultano competitivi per efficienza produttiva e gamma di prodotti. Inoltre l’impianto di Villadossola è in condizioni precarie dal punto di vista della manutenzione, tanto che EniChem nel 1991 ne vorrebbe la chiusura. Solo dopo forti pressioni politiche e sindacali si decide di metterlo in vendita.

1994-2001

L'ingresso nel Gruppo Mapei

Nel luglio del 1994 Mapei acquisisce da EniChem Synthesis l’attività produttiva di resine acetoviniliche con le unità di Villadossola e Ravenna. L’operazione permette di potenziare le produzioni chimiche nei due stabilimenti e di consolidare le straordinarie prospettive di crescita della società. La nuova società viene ribattezzata VINAVIL S.p.A. Nella prima fase l’attenzione viene rivolta al risanamento degli edifici e degli impianti, al miglioramento dell’efficienza produttiva e della qualità dei prodotti e al potenziamento delle risorse di Ricerca, Assistenza Tecnica ed Ingegneria. Successivamente, una volta risanata la società, la strategia è indirizzata alla diversificazione e alla specializzazione dei prodotti, all’integrazione con la capogruppo Mapei e alla minimizzazione dell’impatto ambientale nell’ottica di una chimica pienamente eco-compatibile.
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2002-2007

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VINAVIL Egitto e l’internazionalizzazione

Già nel 1997 alcune linee di produzione VINAVIL vengono installate in Canada (a Laval) e negli Stati Uniti (a West Chicago). Nell’agosto 2002, viene avviato in Egitto l’impianto VINAVIL che rappresenta la prima espansione del Gruppo Mapei in Medio Oriente e in Africa. Nasce ad Attaqa, sul canale di Suez, in posizione favorevole per fornire clienti nell’area meridionale del Mediterraneo e lungo la costa orientale africana, oltre che, naturalmente, nel Medio Oriente. Nel 2006 la capacità dell’impianto è stata ampliata per più del 50% mediante la costruzione e l’avviamento di una terza linea di reazione e il potenziamento dei servizi

2008-Oggi

Il futuro si fa largo

Il 20 gennaio 2008, l’enorme complesso degli otto silos di stoccaggio del carburo di calcio, che per quasi 50 anni ha caratterizzato il paesaggio della Val d’Ossola, minato alla base con micro-cariche di esplosivo, crolla con un polveroso fragore metallico. La grande scritta Montedison che campeggia sul lato nord, all’altezza di 56 metri, si frantuma nel vortice della polvere e dei rottami portando con sé anni di entusiasmi e di sviluppo, ma anche di incertezze, di crisi e di cassa integrazione. Con i silos, simbolicamente scompare la grande chimica degli avventurieri, dei politici e dei gruppi di potere, delle scalate e delle tangenti. Si fa largo una chimica nuova che persegue obiettivi industriali ben definiti, impegnando risorse proprie e coniugando la propria missione imprenditoriale con le aspettative del mercato, dei lavoratori, e quelle del territorio e dell’ambiente.

Sull’area dove prima si alzavano i vecchi silos sorgeranno moderni impianti industriali (come il nuovo termocombustore) per supportare l’ulteriore crescita ed in particolare l’espansione delle produzioni di dispersioni acriliche così come l’ammodernamento della linea delle resine solide di PVA e delle polveri ridisperdibili. È l’inizio, per VINAVIL, di un’ulteriore fase di sviluppo e rilancio che prende il via proprio nel luogo che l’ha vista nascere. In un paesaggio naturale che il progresso scientifico e la ricerca possono e devono aiutare a conservare, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente. Un impegno che VINAVIL continua a perseguire, in linea con quei valori etici e culturali che ispirano tutto il Gruppo Mapei.