Fra il 1918-1919 la SET (Società Elettrochimica del Toce) decide di creare un insediamento a Villadossola insieme alla SIPS (Società Italiana di Prodotti Sintetici) per la produzione di carburo di calcio. L'ampliamento delle produzioni a Villadossola è favorito dalla Montecatini che realizza le potenzialità di sviluppo delle fibre artificiali, in particolare del Rayon acetato, che stava affiancandosi al Rayon viscosa nella produzione tessile. Nell'anno 1928, la Montecatini studia in concreto la realizzazione di un organico programma produttivo. In questi anni, lo stabilimento di Villadossola si dota anche di infrastrutture, di centrali per la produzione del vapore e per la distribuzione dell'energia, di officine e di laboratori di controllo e di ricerca.
Nel 1940, con l'ingresso in guerra dell'Italia a fianco della Germania lo stabilimento diventa di interesse bellico. Il personale dello stabilimento partecipa attivamente alle drammatiche vicende che si susseguono in questo periodo. Nonostante la drammaticità delle situazioni, questo periodo è caratterizzato da una serie di iniziative motivate dalle necessità contingenti e alimentate dall'attività propositiva delle strutture di ricerca e sviluppo. Inizia la produzione sperimentale dell’acetato di polivinile in emulsione, ottenuto polimerizzando l’acetato di vinile in un bagno di acqua e alcole polivinilico. È il 1942, una data storica: nasce la “colla bianca” che dieci anni dopo prenderà il nome di "adesivo universale" VINAVIL. È l'ora del rilancio, della crescita e dello sviluppo.
Vengono man mano rinnovati gli impianti esistenti e ne vengono costruiti di nuovi. Nel 1952 nasce l'impianto di acetato di polivinile in perle, ottenuto polimerizzando l'acetato di vinile in un bagno di acqua sotto agitazione. Nello stesso anno vengono installati i reattori per acetato di polivinile in emulsione e con essi nasce il nome VINAVIL che significa Vinil Acetato a Villadossola. Questo lattice bianco, venduto nel caratteristico contenitore bianco e rosso, invaderà il mercato e diventerà presto sinonimo di colla, definito nel Dizionario Enciclopedico Italiano come “nome commerciale dell'acetato di polivinile ed in particolare di un tipo di colla a freddo ottenuta da quella resina plastica”.
Nel 1966 la Montecatini si fonde con la Edison dando origine alla Montecatini Edison S.p.A. che nel 1974 diviene Montedison. A metà degli Anni '70, la crisi del petrolio provoca un'impennata del prezzo dei derivati petroliferi e la produzione di acetato di vinile da carburo ha il suo momento di gloria. Sull'onda di questa congiuntura, nel 1974 si decide di ampliare la gamma dei prodotti per applicazioni più specialistiche costruendo a Villadossola l'impianto EVA per la produzione di emulsioni copolimere acetato di vinile-etilene. Tuttavia, a fine anni ’70, la Montedison, nell’ambito dei una razionalizzazione delle sue attività, scorpora la centrale idroelettrica dallo stabilimento. A questo punto Villadossola si trova a dover acquistare l’energia a prezzi quasi di mercato. Dal 1981 si ha una progressiva riduzione della produzione che culmina, nell’agosto 1983, con la chiusura definitiva dell’impianto.
La produzione dell’acetato di polivinile viene affidata a una società chiamata VINAVIL S.p.A. una società controllata del gruppo Montedison, Nel 1987 la VINAVIL S.p.A. confluisce nella Montedipe che nel 1989 Montedison conferisce a Enimont. Nell’anno successivo tutte le attività chimiche vengono passate ad EniChem, inquadrate nella società operativa EniChem Synthesis, insieme all’unità di Ravenna, dedicata a produzioni analoghe. Si realizza la riunificazione delle due strutture produttive di Villadossola e Ravenna, che fino all’anno precedente avevano operato in maniera conflittuale sul mercato. Ma gli impianti hanno dimensioni modeste e non risultano competitivi per efficienza produttiva e gamma di prodotti. Inoltre l’impianto di Villadossola è in condizioni precarie dal punto di vista della manutenzione, tanto che EniChem nel 1991 ne vorrebbe la chiusura. Solo dopo forti pressioni politiche e sindacali si decide di metterlo in vendita.
Nel luglio del 1994 Mapei acquisisce da EniChem Synthesis l’attività produttiva di resine acetoviniliche con le unità di Villadossola e Ravenna. L’operazione permette di potenziare le produzioni chimiche nei due stabilimenti e di consolidare le straordinarie prospettive di crescita della società. La nuova società viene ribattezzata VINAVIL S.p.A. Nella prima fase l’attenzione viene rivolta al risanamento degli edifici e degli impianti, al miglioramento dell’efficienza produttiva e della qualità dei prodotti e al potenziamento delle risorse di Ricerca, Assistenza Tecnica ed Ingegneria. Successivamente, una volta risanata la società, la strategia è indirizzata alla diversificazione e alla specializzazione dei prodotti, all’integrazione con la capogruppo Mapei e alla minimizzazione dell’impatto ambientale nell’ottica di una chimica pienamente eco-compatibile.
Già nel 1997 alcune linee di produzione VINAVIL vengono installate in Canada (a Laval) e negli Stati Uniti (a West Chicago). Nell’agosto 2002, viene avviato n Egitto l’impianto VINAVIL che rappresenta la prima espansione del Gruppo Mapei in Medio Oriente e in Africa. Nasce ad Attaqa, sul canale di Suez, in posizione favorevole per fornire clienti nell’area meridionale del Mediterraneo e lungo la costa orientale africana, oltre che, naturalmente, nel Medio Oriente. Nel 2006 la capacità dell’impianto è stata ampliata per più del 50% mediante la costruzione e l’avviamento di una terza linea di reazione e il potenziamento dei servizi